lunedì 29 settembre 2008

Realizzazioni - sito Incitec

Ultimo sito da me pubblicato é questo riguardante una ditta che si occupa di incisoria meccanica di precisione, fresatura e tornitura. Il sito é abbastanza piccolo e semplice, ma secondo me efficace, colori scuri e sfumature che ben si adattano alla tipologia di lavorazione del mio cliente. Ho utilizzato CSS e FLASH per impaginare le foto, lo so che perderemo qualche punto nell’indicizzazione, ma così hanno voluto, per evitare di creare lunghe gallerie fotografiche e concentrare le immagini in un piccolo spazio. A voi giudicare:

http://www.incitec.it

domenica 28 settembre 2008

Viaggio a Creta - Estate 2008

Quest’anno abbiamo deciso, dopo aver studiato le varie opportunità, di trascorrere la nostra vacanza a Creta, in Grecia. Io e la mia ragazza ci siamo armati di pazienza e computer ed abbiamo sfogliato tutte le varie informazioni possibili su ques’isola, ed infine abbiamo costruito insieme una splendida vacanza in cui siamo riusciti ad unire vita da spiaggia e sole in dei meravigliosi luoghi, cultura, divertimento notturno e relax.

Insomma non ci siamo fatti mancare niente e senza spendere cifre esorbitanti….
Riassumo nei prossimi post il mio viaggio che potrà rendersi utile a chi deciderà di visitare Creta, senza dover cercare in tutta al rete le informzaioni necessarie…. sono sicuro che seguirete le indicazioni che vi darò trascorrerete una fantastisca vacanza proprio come ho fatto io…..

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Partenza da Roma Fiumicino il giorno 26 agosto 2008, volo prenotato su internet (basta fare qualche ricerca su internet e se ne possono trovare tantissimi a buoni prezzi), costo circa 250,00 Euro a persona andata e ritorno. Abbiamo volato con la Olimpyc Airlines (greca) e devo dire che mi sono trovato bene, magari un pò spartana come servizi (come non potrebbe essere altrimenti) ma i voli sono andati lisci e nei tempi previsti, ed aiutati dal meteo, siamo arrivati ad Hiraklion la “capitale” di Creta senza neanche uno scossone. Un’unica pecca di questo viaggio aereo è che abbiamo dovuto fare scalo e l’attesa ed il cambio sono sempre molto noiosi. Mi hanno anche smarrito i bagagli…. ma me li hanno riconsegnati direttamente in hotel nell’arco di circa 3 ore, in pratica mi hanno risparmiato un pò di fatica…..

Sugggerimento: se volete fare una vacanza a 360 gradi e se ne avete l’opportunità andate a settembre o magari a giugno, ma non nel periodo di agosto o ferragosto, ci si muove sicuramente meglio, c’è sempre vita, il tempo è buono e si evitano gli “ingorghi” dei periodi centrali (fino ad ottobre si può fare il bagno e tutti i servizi e le attività restano aperte fino a tarda sera).

Noi avevamo scelto un hotel a Reythmon (dove abbiamo trascorso tutti e 15 i giorni) che si trova leggermente verso Ovest e di li successivamente ci siamo spostati. Dato che ci sono molte cose da vedere abbiamo visitato proprio la parte occidentale dell’isola, se volete invece volete esplorarla vi consiglio una vacanza itenerante in cui di volta in volta scegliete un hotel, ma nel nostro caso volevamo concederci anche un po di relax quindi abbiamo optato per una “fissa dimora”.

Per spostarsi da Hiraklio a Reythmon (circa 80 Km) dovete andare dall’areoporto alla Bus Station con il pulman (circa 2,00 Euro) o con il taxi (10,00 Euro) e poi prendere un altro bus (un’ora e mezzo di viaggio, costo 6,30 Euro). Noioso ma semplice, non preoccupatevi.

A Reythmon noi avevamo scelto (per fortuna) un albergo in centro, abbiamo dovuto raggiungerlo a piedi e non era facile parcheggiare, ma poi è risultato molto comodo perchè la notte appena uscivamo dalla camera trovavamo a nostra disposizione, a due passi, tutte le botteghe di artigianato e souvenir, taverne, ristoranti di ogni tipo, locali, cafe, il porto e le sue attrattive, discoteche e quant’altro avevamo bisogno per divertirci la sera. Il nostro hotel era Palazzo Rimondi, quieto e rilassante all’interno di un edificio storico, 4 stelle, un pò caro rispetto alla media, ma ne vale la pena e ci volevamo trattare bene (ve lo consiglio) ….

Il primo giorno in definitva lo abbiamo trascorso in viaggio e siamo arrivati in tarda sera per il check-in, poi nella notte ci siamo concessi una passeggiata, una birra ghiaccia e tanto riposo….. ne avevamo bisogno…. da domani si comincia.

Suggerimento: per decidere cosa fare, il ristorante, i posti da visitare e quant’altro è utilissima una guida, c’è proprio l’imbarazzo della scelta e se non si hanno dei punti di riferimento e dei consigli si rischia di stare ore a girare o di incappare in delle “fregature”…. Noi abbiamo utilizzato la Loonely Planet e devo dire che è risultata più che utile, indispensabile, piena di informazioni tutte molte dettagliate e precise…

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A Reythmon noi avevamo scelto (per fortuna) un albergo in centro, abbiamo dovuto raggiungerlo a piedi e non era facile parcheggiare, ma poi è risultato molto comodo perchè la notte appena uscivamo dalla camera trovavamo a nostra disposizione, a due passi, tutte le botteghe di artigianato e souvenir, taverne, ristoranti di ogni tipo, locali, cafe, il porto e le sue attrattive, discoteche e quant’altro avevamo bisogno per divertirci la sera. Il nostro hotel era Palazzo Rimondi, quieto e rilassante all’interno di un edificio storico, 4 stelle, un pò caro rispetto alla media, ma ne vale la pena e ci volevamo trattare bene (ve lo consiglio) ….

Il primo giorno in definitva lo abbiamo trascorso in viaggio e siamo arrivati in tarda sera per il check-in, poi nella notte ci siamo concessi una passeggiata, una birra ghiaccia e tanto riposo….. ne avevamo bisogno…. da domani si comincia.

Suggerimento: per decidere cosa fare, il ristorante, i posti da visitare e quant’altro è utilissima una guida, c’è proprio l’imbarazzo della scelta e se non si hanno dei punti di riferimento e dei consigli si rischia di stare ore a girare o di incappare in delle “fregature”…. Noi abbiamo utilizzato la Loonely Planet e devo dire che è risultata più che utile, indispensabile, piena di informazioni tutte molte dettagliate e precise…

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Il giorno successivo ci siamo svegliati e dopo un’abbondante colazione abbiamo deciso guardarci attorno. Questa prima gionata a Creta l’abbiamo trascorsa per il paese a spulciare le botteghine, sulla spiaggia, qualche tuffo ed un bagno di sole. Il tempo è sempre stato ottimo, ventoso ma non esageratamente, acqua di una buona temperatura…. insomma l’ideale. Il mare intorno al paese e vicino alle città non è un granchè, anzi c’è molto di meglio, quindi concedetevi pure qualche giorno di pausa nei pressi dell’hotel ma se volete vedere delle meraviglie della natura spostatevi ed esplorate.

Ci siamo resi conto che era necessaria un’auto e ci siamo informati presso vari autonoleggi (ce ne sono tantissimi a Rethymnon) ed abbiamo prenotato una formidabile Kia Picanto per l’indomani (20,00 Euro al giorno…pochissimo).

Ci siamo subito resi conto (come già ci avevano avvisato) che la vita a Creta è più economica che in Italia e se ci si muove bene si riesce a godersi la vita senza spendere un capitale, esempio le sigarette 2 Euro, una birra grande dai 2 ai 5 Euro ed una cena per due persone può costare dai 20 ai 70 Euro…. quindi non fatevi mancare niente…. ed attenzione alle portate alcune sono di dimensioni spropositate e con un solo piatto si esce dalla taverna gonfi……

Fortezza Rethymnon

Fortezza Rethymnon

Dopo la spiaggia, abbiamo deciso di fare una visita alla fortezza, un edificio storico costruito in posizione panoramica, domina la città con vista sul porto…. all’ora del tramonto

Primo ristorante “castelvecchio”, buono un pò caro (50 Euro in due) posizione un po decentratata, vicino alla fortezza

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Ci svegliamo (mai troppo presto non è nelle nostre abitudini) e andiamo all’autonoleggio e dopo poco saltiamo a bordo del nostro “bolide” e ci dirigiamo verso la meta concordata la sera prima: ELAFONISSI, indicata da tutti, compreso dalla guida, come una delle spiagge più belle. Ci vogliono più di 2 ore di viaggio per raggiungerla anche perchè seguiamo una strada sbagliata…più lunga e più difficile da percorrere, una strada stretta, insidiosa, piena di curve che attraversa piccoli paesini montani deserti.

Capre lungo la strada

Capre lungo la strada

Un simpatico incontro: due capre che si riposano sulla strada ci fanno rallentare, ci voltiamo e con nostra sorpresa ci accorgiamo che le rocce sul fianco della strada sono popolate da decine di caprette, ognuna abbarbicata al suo sperone di pietra in un equilibrio che sembra molto instabile e sotto le mitragliate del vento che in questo punto soffia veramente molto forte.

Il viaggio continua e dopo un pò riusciamo a raggiungere la nostra destinazione. Il parcheggio è vicino alla spiaggia e dopo due passi si apre davanti a noi un bellissimo spettacolo, le nostre aspettative sono pienamente ripagate e tutti ciò che si diceva su questo luogo è assolutamente vero.

Elafonissi

Elafonissi

Acqua cristallina e per grandi tratti bassa fino ai fianchi, sabbia con riflessi rosa che si insinua fra le piccole onde , al largo il mare si tinge di un blu scuro ed intenso, una lingua di terra rende tropicale questo luogo. Prendiamo una sdraio e ci godiamo per qualche ora Elafonissi fra sole, nuotate, snorkeling e foto…. non voglio perdermi neanche un secondo del tempo trascorso qua. D’obbligo una passegiata nel mare che non diventa fondo per lunghi tratti e permette di fare lunghe camminate mentre la corrente ti massaggia le gambe……

Uniche note negative sono qualche raffica di vento di troppo che ti rabbrividisce quando esci dall’acqua ed il tramonto che sembra arrivare troppo presto e ti costringe a lasciare questo paradiso.

Per la strada di ritorno ne scegliamo una più breve e comoda, passando dalle gole di Topolonia, arrivo all’hotel alle 21,00, doccia, piccolo riposo e usciamo per la cena.

Ecco l’ora della cena…. mumble mumble …. dove andare???? Andiamo verso l’auto perchè optiamo per uscire dal paese… ma sorpresa… la strada è chiusa e davanti la Kia c’è una bancarella di un pittore…. Ops la strada che va dal vecchio porto venziano verso le spiagge la notte viene chiusa al traffico per il mercatino e la nostra vettura è bloccata…. Per fortuna niente multa, i vigili di Creta hanno chiuso un occhio e poi non è mica tanta facile capire la segnaletica se scritta in Greco!!!! In guardia quindi…. ai parcheggi, anche se le forze dell’ordine sono più buoni, è meglio prestare attenzione e non correre il rischio di restare a piedi. A proposito nel parcheggio che si trova fra la Bus Station ed il Campo di Calcio il sabato mattina c’è il mercato e lì effettuano la rimozione. Scegliamo di infilarci in un ristorante locale, non è segnalato nella guida questa volta, ma ci piace l’aria casaraccia e tipica di questo locale a conduzione familiare. Una cena informale ma gustosa e piacevole assieme non ai soliti turisti ma a gente del luogo. Dopo una capatina nei locali del centro…..

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Ci svegliamo (mai troppo presto non è nelle nostre abitudini) e andiamo all’autonoleggio e dopo poco saltiamo a bordo del nostro “bolide” e ci dirigiamo verso la meta concordata la sera prima: ELAFONISSI, indicata da tutti, compreso dalla guida, come una delle spiagge più belle. Ci vogliono più di 2 ore di viaggio per raggiungerla anche perchè seguiamo una strada sbagliata…più lunga e più difficile da percorrere, una strada stretta, insidiosa, piena di curve che attraversa piccoli paesini montani deserti.

Capre lungo la strada

Capre lungo la strada

Un simpatico incontro: due capre che si riposano sulla strada ci fanno rallentare, ci voltiamo e con nostra sorpresa ci accorgiamo che le rocce sul fianco della strada sono popolate da decine di caprette, ognuna abbarbicata al suo sperone di pietra in un equilibrio che sembra molto instabile e sotto le mitragliate del vento che in questo punto soffia veramente molto forte.

Il viaggio continua e dopo un pò riusciamo a raggiungere la nostra destinazione. Il parcheggio è vicino alla spiaggia e dopo due passi si apre davanti a noi un bellissimo spettacolo, le nostre aspettative sono pienamente ripagate e tutti ciò che si diceva su questo luogo è assolutamente vero.

Elafonissi

Elafonissi

Acqua cristallina e per grandi tratti bassa fino ai fianchi, sabbia con riflessi rosa che si insinua fra le piccole onde , al largo il mare si tinge di un blu scuro ed intenso, una lingua di terra rende tropicale questo luogo. Prendiamo una sdraio e ci godiamo per qualche ora Elafonissi fra sole, nuotate, snorkeling e foto…. non voglio perdermi neanche un secondo del tempo trascorso qua. D’obbligo una passegiata nel mare che non diventa fondo per lunghi tratti e permette di fare lunghe camminate mentre la corrente ti massaggia le gambe……

Uniche note negative sono qualche raffica di vento di troppo che ti rabbrividisce quando esci dall’acqua ed il tramonto che sembra arrivare troppo presto e ti costringe a lasciare questo paradiso.

Per la strada di ritorno ne scegliamo una più breve e comoda, passando dalle gole di Topolonia, arrivo all’hotel alle 21,00, doccia, piccolo riposo e usciamo per la cena.

Ecco l’ora della cena…. mumble mumble …. dove andare???? Andiamo verso l’auto perchè optiamo per uscire dal paese… ma sorpresa… la strada è chiusa e davanti la Kia c’è una bancarella di un pittore…. Ops la strada che va dal vecchio porto venziano verso le spiagge la notte viene chiusa al traffico per il mercatino e la nostra vettura è bloccata…. Per fortuna niente multa, i vigili di Creta hanno chiuso un occhio e poi non è mica tanta facile capire la segnaletica se scritta in Greco!!!! In guardia quindi…. ai parcheggi, anche se le forze dell’ordine sono più buoni, è meglio prestare attenzione e non correre il rischio di restare a piedi. A proposito nel parcheggio che si trova fra la Bus Station ed il Campo di Calcio il sabato mattina c’è il mercato e lì effettuano la rimozione. Scegliamo di infilarci in un ristorante locale, non è segnalato nella guida questa volta, ma ci piace l’aria casaraccia e tipica di questo locale a conduzione familiare. Una cena informale ma gustosa e piacevole assieme non ai soliti turisti ma a gente del luogo. Dopo una capatina nei locali del centro…..

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Nuovo giorno ed altri chilometri ci aspettano, la scelta di oggi è caduta su Agia Pavlos che si trova nella parte sud dell’isola, vicino alla più blasonata Agia Galiani ma che viene definita ugualmente bella e meno invasa dai turisti. Partenza (non senza un buon pasto a bordo piscina) e usciti dal paese prendiamo in direzione Spili che raggiungiamo in circa 20/30 min.

Chiesa Ortodossa - Spili

Chiesa Ortodossa - Spili

Qui effettuiamo una breve sosta, prima andiamo a visitare un monastero con chiesa ortodossa, una piccola oasi di pace, silenzio intorno e la luce del mattino avanzato che rende candido e puro il bianco dei muri. Poco più avanti si apre il vero e proprio paese, molto piccolo e qualche negozio di souvenire due bar e una banca. Al centro dell’abitato si trova una fontana dove delle teste di leone sgorgano continuamente acqua definita da molti la migliore di tutta l’isola. Una breve passeggiata e poi saliamo di nuovo in auto direzione Agia Pavlos.

La strada non è difficile da trovare ma ad un certo punto si fa molto stretta e tortuosa, passa all’interno di piccoli paesini formati da una manciata di case e attraversa la montagna che divide in due l’isola.

Di colpo si apre davanti a noi Agia Pavlos…… scendiamo fino in fondo e parcheggiamo ai margini della spiaggia, un piccolo golfo tempestato dai riflessi celesti del limpido mare. Prima di infilarci sotto l’ombrellone facciamo una caminata lungo la costa e oltrepassiamo la scogliera al di là della quale di aprono altre spiagge, tutte dominate da una grossa duna di sabbia che scende a capofitto nel mare. Passiamo un pò di tempo, incuriositi, a passeggiare ed esplorare questa scogliera, che l’assenza quasi totale di persone rende ancora più selvaggia e bella. Scatto varie foto e poi ritorniamo alla prima spiaggia intenzioni molto serie: mare, sole, bagno e riposo.

Agia Pavlos - Il dragone che dorme

Agia Pavlos - Il dragone che dorme

Il tempo passa e decidiamo di intraprendere il viaggio di ritorno, ma prima sostiamo ad un piccolo locale che si trova poco più in su….. ci godiamo questo spuntino ed una birra con gli sguardi incantati verso la baia che si apre sotto di noi…. chiamata il dragone che dorme e non é difficile capire perché.
Mentre facciamo ritorno ci fermiamo in un bar di un paesino di montagna, i gestori ci trattano bene, ci offrono addirittura da bere vari raki (il raki é un liquore tipico simile alla grappa che si beve in piccoli bicchieri e si tracanna molte volte tutto d’un sorso, bisogno avere buoni stomaci perché é molto forte). Due caffé e varie bevute 1,50 Euro…. beh cosa aggiungere??

Seguendo le dritte della nostra guida, dopo una doccia rigenerante, riprendiamo l’auto e questa volta riusciamo ad andare a cena in una taverna poco fuori citta: Zizi’s. Una taverna grande, informale, da famiglie ma molto apprezzata dalle persone del posto ed effettivamente hanno ragione perché si mangia bene e si spende poco, solo 19,00 Euro in due vino compreso…..

Suggerimento: a mio parere la cucina greca non é male ed usa ingredienti molto genuini e simili ai nostri, quindi non abbiate paura di provare i loro piatti anche se i nomi sono strani, fatevi un bel mussaka, assaggiate ghiros e suvlaki, intengete il pane nella cremina tsatstiki, provate la feta in tutte le varianti… mica vorrete mangiare per forza la pastasciutta…

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Oggi la giornata é dedicata alla cultura…… anche se dormiamo un pò di più perché ieri non siamo andati a letto così presto.
Auto, 80 km sulla National Road in direzione Est e siamo ad Hiraklio, un breve tour panoramico (non c’erano cose particolari che ci interessavano di questa che é la più grande citta di Creta e forse la più anonima) e poi facciamo rotta verso Knossos. Armati di guida facciamo il giro del famosissimo palazzo del Minotauro che la leggenda descrive come un labirinto. Omero ne ha descritto la grandezza ed ha narrato tutti i torbidi avvenimenti che sono accaduti all’interno. Molto piacevole questo tuffo nel passato e nella nostra immaginazione questi miti riprendono vita…..

Scoop: si pensa che la leggenda di Re Minosse e suo figlio, il Minotauro, uomo con la testa di toro, non sia tutto frutto della fantasia, anzi che fosse realmente esistito. Si trattava in realtà di un figlio deforme e maniaco del Re che aveva il brutto vizio di violentare e spaventare le persone e per questo fu rinchiuso, per vergogna, nella stanza più remota e nascosta del palazzo che visto le sue dimensioni, ed il grande numero di stanze e corridoi dava tutta l’idea di essere un labirinto. Si pensa addirittura che Arianna (sorella del Minotauro) effettivamente avesse aiutato Teseo ad ucciderlo e scappare perché non ne poteva più del fratello…… Forse i miti non sono poi così distanti e diventa magica anche la realtà quando si sa raccontarla .

Dopo, auto, 80 Km verso Ovest e siamo a Rethymnon…… cena, locali, hotel…. meglio non farsi mancare niente.

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Pure il giorno seguente é piacevole anche se trascorriamo soltanto qualche ora al Kourna Lake, un laghetto che si trova a pochi chilometri da Rethymnon. Le acque sono cristalline, un tuffo é d’obbligo, ed é popolato da papere ed oche che ci tengono compagnia, noleggiamo anche un pedalò e facciamo un giro; ci hanno detto che con un pò di fortuna è possibile avvistare delle tartarughe, ma dopo un’ora di ricerca torniamo alla banchina senza risultati. Una bella nuotata e riprendiamo l’auto per far ritorno a Rethymnon, prima perà una breve sosta a Georgioupoli, un piccolo paese sulla costa carino e turistico. Solo il tempo di fare un giro e due foto ad una splendida chiesina biancha costruita in mezzo al mare e raggiungibile solo attraverso un sentiero fatto di scogli. Molto caratteristico e particolare……

Stasera abbiamo deciso….. restiamo leggeri…. va bene la voglia di sperimentare una nuova cucina, ma stiamo veramente esagerando e le nostre pancie non hanno un minuto di tregua, non ce la facciamo più!!!! Vista questa importante decisione, l’unica cosa che mettiamo sotto i denti per cena è un panino per la precisione un ghiros pita una specie di piadina con dentro pezzeti di carne e salsine (tipo kebab), mah… forse non è poi così leggero, ma è l’unico pasto che facciamo durante tutto il giorno……

I locali, compreso qualche disco ci aspettano, facciamo un giro….
Per quanto riguarda la vita notturna (di cui ancora non ho mai parlato) suggerisco quanto segue:
- per bere e mangiare va bene qualsiasi taverna, anche fino all’una sono aperte, ma la maggiore concetrazione di giovani è nei pressi della moschea (dove noi avevamo l’hotel), qui troverete taverne e pub aperti e funzionanti fino a molto tardi (es. Aiskiko, Figaro etc.).
- se invece quello che cercate è un drink con una bella vista in un locale alla moda ed elegante, beh, allora dirigetevi verso il porto, ne troverete quante ne volete.
- Shopping anche di notte, è possibile, i negozi sono aperti fino a mezzanotte e mezzo circa.
- Per la discoteca andate sempre vicino al porto venenziano e dislocate sopratutto nelle vie che rientrano verso il centro del paese troverete qualche locale molto carino (es. fortezza, metropoli, rock club, galea etc). Sono tutte discoteche molto piccole e dove si suona qualsiasi tipo di musica non aspettatevi di trovare il Pacha o cose gigantesche e trendy, ma si respira un clima di euforia, visto anche i tanti turisti che le popolano e che sono li solo per scatenarsi. Al contrario di quanto accade in Italia e visto le dimensioni per entrare non esistono nè code nè biglietti, basta fare una bevuta come ti consigliano i dipendenti del locale.

Una nota molto positiva di questa vita notturna…. se avete l’albergo in città (come noi) potete passare da un posto all’altro senza tregua per ore, spendere una cifra ragionevole, ed il tutto a piedi (tanto sono tutti vicinissimi), quindi anche se esagerate col bere l’unico problema sarà trovare la strada del ritorno….. ma scordatevi incidenti e guidatori pericolosi.

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Nuova giornata dedicata alle visite culturale, destinazione prescelta: Chania.

Questa città di trova a circa 65 Km da Rethymnon, direzione ovest, e merita sicuramente di esser vista, a quanto dice la nostra guida, e certamente non restiamo delusi.

Chania - Il porto

Chania - Il porto

La città si affaccia sul mare e porta i segni di varie dominazioni che gli danno un fascino ,olto caratteristico. Cosa visitamo:
- partiamo dal porto, cosparso di taverne, un museo ed una piccola moschea, il centro della vita affolato di turisti e visitatori di ogni paese;
- ci dirigiamo verso l’interno e visitamo il Duomo ortodosso, quindi la via degli artigiani, un dedalo di viuzze con merce di qualsiasi tipo in esposizione, fra cui spiccano gli oggetti lavorati in pelle tipici di questa zona;
- poi proseguiamo quasi a caso per altre strade, e facciamo una capata alla sinagoga, piccolo giardino sbocciato fra le varie abitazioni;
- in seguito andiamo, all’agora che non é nient’altro che un mercato al coperto;
- quindi ci dirigiamo verso il quartiere arabao, prima di entrarvi troviamo una bellissima chiesa che, visto il suo doppio campanile, in passato doveva essere stata utilizzata anche come moschea. Entriamo nel quartiere e ci perdiamo fra viuzze strette e case crollate…..
- RItorniamo al porto per una breve sosta con vista.
Questa città é molto affascinante nella sua parte vecchia e conserva le sfumature di tante culture.

Le vie de paese di Vamos

Le vie de paese di Vamos

Senza accorgercene abbiamo finito il pomeriggio, quindi ritorniamo all’auto per ripartire e decidiamo durante il tragitto di ritorno di passare da Vamos, un piccolo paese di campagna situato qualche chilometro nell’entroterra, segnalato dalla guida in quanto i suoi abitanti si sono opposti alla costruzione di strutture alberghiere ed hanno iniziato, nelle proprie case, una sorta di Turismo ecocompatibile, rispettoso delle tradizioni, che si basa su prodotti locali, e volto al benessere e tranquillità dei visitatori.
Arriviamo a Vamos al tramonto, facciamo una passeggiata e non c’é che dire qui si respira veramente tranquillità e serenità, ci sono dei centri benessere e le case, ristruttate ad hoc, diventano una perfetta oasi di pace per i turisti.

Qui consumiamo la nostra cena e poi, ormai notte, facciamo ritorno all’hotel con una breve sosta in un bar che incontriamo per la strada in uno dei tanti paesini di campagna, anche qui la gentilezza é all’ordine del giorno e qualche Raki ci viene offerto dal gestore.

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Nuovo Giorno, Nuova Meta: PREVELI
Situato nel sud dell’isola é abbastanza facile da raggiungere da Rethymnon e con circa 40 min di auto arriviamo alla nostra destinazione. Per prima cosa visitiamo il monastero che si trova nella parte alta, affacciato sul mare. Per entrare fanno indossare una gonna ed uno scialla alla mia ragazza, la religione ortodossa é abbastanza ferrea, e ci impongono l’oblligo di non scattare foto. Il monastero é un piccolo pezzo di silenzio dove la fede la fa da padrona. All’interno c’é una piccola e ben curata chiesa, le abitazioni dei sacerdoti, un cortile con vari tipi di animali (pappagalli, cerbiatti, capre, etc…) ed un piccolo museo con reliquie e oggetti sacri. Affascianante come queste persone si votino a Dio in un luogo così bello e magico racchiuso fra il mare ed il cielo.

Preveli, il mare e la foresta di palme

Preveli, il mare e la foresta di palme

Finito il giro usciamo e spostandoci con l’auto andiamo al parcheggio per raggiungere la famosa spiaggia di Preveli. Ma non é così facile arrivarci, fra noi e la meta c’é una scalinata con 425 gradini che abbarbicata sulla scogliera arriva alla foresta di palme, in riva al mare. La affrontiamo di buon cuore e poco dopo ci ritroviamo in un piccolo anfratto protetto dalle roccie, davanti a noi un bellisimo mare, dietro un piccolo fiume con acque cristalline che prima di sfociare fa una piccola ansa tagliando in due la spiaggia e che con le acque da vita ad un fitta foresta di palme. Ci addentriamo a piedi fra la fitta vegetazione, sembra di stare ai tropici, poi ritorniamo sulla spiaggia, un bagno e faccio snorkeling. Qui tutto sembra incontaminato e solo il piccolo bar e le persone ci ricordano che così non é. Nolegiammo un pedalo e risaliamo il fiume, ad un certo punto però non possiamo proseguire quindi attrachiamo la nostra “barca” e proseguiamo a piedi verso l’alto seguendo il fiume che diventa basso e costellato di piccole cascate e percorribile a piedi, stando bene attenti alle roccie. Attorno verdi palme con le loro fronde creano un paessaggio esotico, all’interno di questa gola che sale ripida.

Un simpatico incontro a Preveli

Un simpatico incontro a Preveli

Nella nostra escursione facciamo anche qualche simpatico incontro, delle caprette schive (che strano!!!!) , che risco a cogliere con una bella foto, e nel fiume delle tartarughe che al minimo movimento si inabissano sparendo. Veramente splendido!!! L’unica nota dolente é stata risalire i 425 gradini, che dopo una giornata senza sosta hanno esaurito le nostre forze. Per questo abbiamo deciso che stasera riposo e arrivati in hotel ci cuciniamo una pizza, visto che la nostra camera dispone di un angolo cottura, parliamo delle splendide cosa viste…. ed buon sonno, domani si riparte.

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Anche oggi direzione Ovest (come avevo detto l’isola é troppa grande per essere vista tutta e la parte Est la rimandiamo ad un prossimo viaggio), Falassarna é la nostra meta, oggi sabbia e mare. Dopo più di un’ora e mezza di viaggio, visto che ci siamo anche persi, arriviamo alla spiaggia, che si trova all’estremo occidente dell’isola all’inizio della penisola di Gramvousa, non lontano da Balos.

Big Beach a Falassarna

Big Beach a Falassarna

Come consigliato dalla guida ci dirigiamo verso la Big Beach, un’ampia spiaggia che si affaccia su un mare (neanche a dirlo) cristallino, calmo e con l’acqua di una buona temperatura…. l’ideale e per questo diventa d’obbligo un bel bagno interminabile. Non uscirei più….

Ai lati della spiaggia iniziano dei tratti di scogliera fatta da massi ampi e piatti, perciò armato di macchina fotografica inizio ad esplorare e a cogliere qualche scatto negli anfratti o al magnifico paesaggio. Dopo un’escursione in solitario mi dedico a faccende molte serie: merenda, riposo, bagno, abbronzatura fino al tramonto; magnifico, lentamente il sole si immerge solitario nelle splendide acque, nostalgico lascia dietro di se delle code rossastre.

Ritorniamo a Rethymnon e dopo una classica rinfrescata andiamo a cena in una taverna vicino all’hotel gestita da ragazzi serbi, dove mangiamo alcune specialità greche rielaborate in modo diverso. A fine serata facciamo anche amicizia anche con i gestori ed altri frequentatori…….

Stasera Disco…… la notte é ancora lunga e ci divertiamo …. un bel po’.

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Oggi direzione sud verso la famosa spiaggia di Matala. Resa celebre negli anni 60, questa località é diventata nota in quegli anni in quanto era meta e dimora di una vasta comunità Hippy che trovava alloggio nella scogliera e precisamente in delle grotte scavate dai Romani ed utilizzate come tombe, diventate in seguito come delle piccole case per questi inquilini molto particolari.

Matala - La spiaggia e le grotte

Matala - La spiaggia e le grotte

Qui la comunità viveva, campando di pesca, suonando la chitarra sulla spiaggia alla sera, dormendo in queste spartane abitazioni e forse fumando qualcosa….. poi gli Hippi sono stati allontanati ed ora sono rimaste solo questi buchi nei massi. Ancora oggi in qualche scritta sui muri e visto alcuni frequentatori, si respira un pò di quell’aria, anche se naturalmente la situazione è molto cambiata visto la grande quantità di turisti che si riversa qui attratti dalla sua notorietà.

Matala - Il tramonto

Matala - Il tramonto

La giornata, invece, noi la trascorriamo con la classica routine di spiaggia che va dal tuffo in un celestiale mare al pisolino…… Il tramonto, anche qui magnifico, ce lo godiamo ad una taverna che si trova lungo la costa nei pressi della spiaggia e dove ammiriamo il rosso del cielo in cui si staglia la silhoutte di un’isola.

Durante il ritorno vorremmo fermarci anche a Festos, avevamo l’idea di fare una capatina alle rovine, ma ormai é troppo tardi, quindi ci limitiamo a vederle da fuori. Mi dispiace un pò, comunque avevamo letto che questo sito é più frammentario e meno bello di quello di Knossos e di difficile lettura, quindi forse non ci avremmo capito niente.. comunque ormai é andata così.

Stasera la cena é preventiva per Othonas, una taverna nel corso principale di Rethymnon, segnalata dalla guida come l’unica degna di nota in questa zona perché ancora fedele alla tradizione greca e non propone una cucina standardizzata ai gusti degli stranieri (come invece fanno quelle limitorfe) ma sapori genuini e locali. Le nostre aspettative non sono deluse, giudizio buono, prezzo giusto, i soliti 30 Euro in due che ormai spendiamo tutte le sere. Alla faccia dell’Italia che con questi soldi non ci metti neanche benzina……..

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Di nuovo qualche chilometro (circa 110) in auto per raggiungere Kissmos-Kastelli, dove si trova un piccolo porto, luogo di imbarco per un’escursione in nave nella penisola di Gramvousa con destinazione Balos, che a mio avviso é stato forse il più bel posto che abbiamo visitato in questo nostro viaggio. Attenzione, la nostra guida ci segnalava l’ultima partenza alle ore 13,00 e la prima alle 10,00, invece alla 12,30 finiscono le partenze, fortunamente eravamo arrivati con un pò d’anticipo e siamo saliti al volo sul traghetto mentre stava mollando gli ormeggi (unico neo trovato alla nostra Loonely). La gita che dura fino alle 19,30 prevede di circumnavigare la penisola, vicino alla costa, fare tappa all’isola di Agria Gramvousa e terminare a Balos che é raggiungibile solo via mare o a piedi dopo una scarpinata di circa un’ora e mezz’ora di strada sterrata (molto più comodo così). Il costo dell’escursione é di Euro 22,00, non molto considerando che abbiamo a disposizione un traghetto per tutto il pomeriggio, anche le bevande a bordo non costano care, mentre il pranzo, che facciamo al self-service e che gustiamo sul ponte, é decisamente dispendioso considerando i prezzi in Grecia.

Agria Gramvousa - vista dalla fortezza

Agria Gramvousa - vista dalla fortezza

La nostra traversata inizia e dopo circa 50 min di navigazione arriviamo all’isola, splendida, solitaria incastonata in un mare dai riflessi smeraldo. In cima su un dirupo svetta una vecchia fortezza costruita dai Veneziani ed utilizzata per difendersi dai pirati. Per salire occorre fare una scalinata impervia ma ne vale la pena, il panorama é mozzafiato, il mare assume nuovi colori e la sua trasparenza é sconcertante un tappeto d’acqua quasi invisibile copre le roccie del fondo regalandogli nuova vita e colore. La fortezza svela i suoi ricordi attraverso i leoni di pietra abbandonati ai lati, muri ancora oggi solidi anche se corrosi dalle intemperie…. un salto in un mondo passato fatto di mare e guerre. E’ molto suggestivo anche il relitto ormai arrugginito di una nave che si é arenata qualche anno fa qui e che dà al paesaggio un tocco di magia. Scendiamo e ci concediamo una sosta con bagno sulla spiaggia vicino a dove abbiamo attraccato, fantastico immergersi in questo mare. E’ tempo di risalire, il traghetto parte, così di tutta fretta saltiamo a bordo. Io odio questi tempi scanditi e regolari delle gite organizzate che non lasciano spazio a visite più accurate, ma non ci posso fare niente ed é l’unico modo per venire qui se non si dispone personalmente di una bella barca……

Balos - La laguna

Balos - La laguna

Poco dopo giungiamo a Balos, e dobbiamo prendere una barchetta fuoribordo per arrivare alla spiaggia, visto il fondale basso. Basta un colpo d’occhio per rendersi conto che questa laguna assomiglia molto al paradiso (o come vorrei che fosse), l’acqua é limpida, bassa per grandi tratti, assume mille colori dal verde al blu, la terra sembra non darla vinta al mare che vuole insinuarsi nelle sue viscere formando lingue di sabbia ed insenature. Abbiamo due ore di permanenza, troppo poche, visto che questo é il paradiso. Ci concediamo una lunga passeggiata con l’acqua del mare che sfiora le nostre caviglie, ed un tuffo laddove il mare prende il sopravvento sulle dune. Seduti a riva il mondo sembra fermarsi, il sole sta scendendo e a popolare questa luogo ci siamo solo noi del traghetto (gli altri sono già andati via perché il nostro era l’ultimo a partire) quindi tutto assume un aspetto naturale e selvaggio ma allo stesso tempo rilassante, una Comunione con la natura.

Dopo varie foto si risale a bordo e con nostalgia lasciamo sfilare all’orizzonte questo luogo incredibile.

Stasera cena da Thalassografia una taverna molto carina che con la sua terrazza si affaccia sul mare, situata accanto all’entrata della fortezza di Rthymnon. Stasera pesce, ottimo il servizio buona la qualità. A me sono piaciute le cozze con la Feta (formaggio di capra tipico), il sapore dei molluschi si perdeva un pò, ma nel piatto é rimasto un sugo appetitoso in cui ho fatto scarpetta fino a pulirlo. Dopo siamo andati in centro per un drink e abbiamo incontrato le persone ed i gestori che avevamo consciuto la sera precedente, ok facciamo una bevuta insieme e dopo riposo.

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Di nuovo direzione Sud, meta non ancora precisata, a seconda di cosa abbiamo voglia sul momento e del tempo a disposizione. Passiamo da un’altra strada che attraversa la regione di Sfakias, nota per la pastorizia (le capre spuntano ovunque) e per le faide fra famiglie. Qui la tradizione e l’onore sono ancora vivi e gli sgarri fatti da una famiglia all’altra vengono puniti molto pesantemente, tutti hanno un’arma come vuole il costume locale e non tardano a tirarla fuori sia alle feste che nelle battaglie fra casati. Nella nostra guida ci sono vari aneddoti molto singolari ed i cartelli stradali utilizzati come poligono (quasi tutti sono sforacchiati) ne sono una testimonianza. Per arrivare a Sud attraversiamo prima l’altopiano sfakiota, poi una gola ed infine scendiamo lungo una strada stretta e tortuosa che sembra un serpente arricciolato su se stesso che arriva al mare in ripida discesa. Svoltiamo verso Hora Sfakion, vogliamo vedere il piccolo paese e l’orario dei traghetti che fanno la spola per le isole ed i paesi vicini (tipo Loutro di cui abbiamo visto alcune immagini e ci sembra affascianante). Ma il piccolo paese é colmo di turisti, chi scende dalla gola, chi va al porto per imbarcarsi, quindi abbandoniamo questa idea e ci dirigiamo verso Frengokastelo.

Frengokastello - Castello sul mare

Frengokastello - Castello sul mare

Qualche chilometro ed arriviamo a questo paese (oddio, un piccolo gruppo di case) e parcheggiamo vicino al castello. Si tratta di una fortezza in riva al mare teatro di varie battaglie in diversi periodi storici….. non sto a raccontarvele, se volete informatevi. La visitiamo all’interno, qualche foto, ci abbandoniamo alle leggende nate intorno a questa fortificazione. La spiaggia é appena sotto, la raggiugiamo e ci godiamo il pomeriggio in santa pace. Come località di mare é molto tranquilla, non certo uno splendore come altri luoghi visitati nei giorni precedenti, ma tutto sommato molto gradevole. Non abbiamo mangiato niente quindi decidiamo di fare un pranzo/merenda molto lauto in una taverna che si trova li vicino ai bordi di un piccolo porto. Questo pasto é così abbondante che non ceneremo neanche……..

Il sole inizia la sua discesa e noi partiamo verso Rethymnon, senza furia, passando per un altra strada panoramica, che ci fa scoprire altri paesi tipici e isolati delle zone montuose di Creta. Non mancano incontri con capre e ciuchini e qualche foto particolare. Stasera é l’ultimo giorno di noleggio, quindi non vogliamo ritornare in città tardi, dobbiamo riconsegnare la nostra Ferrari.

L’ultima parte della giornata scorre tranquilla, senza cena, come avevo detto, e con qualche drink consumato negli ormai abituali locali del centro, magari con vista sul porto.

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L’auto non c’é più, l’unico modo per muoversi é il pulman, ed anche se questo servizio a Creta é molto efficiente, non ci sembra il caso di fare gite lunghe ed imparare gli orari proprio negli ultimi due giorni. Quindi i nostri spostamenti subiscono una brusca frenata.

Rethymnon - Le vie del centro

Rethymnon - Le vie del centro

Cosa segnalare di questo finale di vacanza:
- il riposo a bordo piscina, le passeggiate in città sempre gradevoli e lo shopping dedicato all’acquisto degli ultimi regali;
- la cena da Avli, indicato come una dei migliori ristoranti della città, cucina cretese reinventata in modo originale e fantasioso, sempre utilizzando prodotti locali. L’ambiente é elegante, il servizio ottimo, i piatti squisiti, un lusso per noi e per i nostri palati (sicuramente da provare). Tutto sommato anche la spesa non é elevata infatti, tre portate e vino sono costate circa 75,00 Euro;
- un visita, con il bus, a Panormo piccola località turistica vincino Bali (ma meno nota), a qualche chilometro da Rethymnon, con una spiaggia carina e non affollata e delle buone strutture alberghiere. Dopo i luoghi incontaminati e spettacolari dei giorni scorsi non ci sembra un granché, ma alla fine dei conti non era così male e risulta gradevole per un soggiorno prolungato;
- l’ultima sera in cui cene, drink, giri di taverne e disco ci hanno portato a letto che era quasi l’alba e frastornati abbiamo dormito poche ore, per poi partire di corsa verso la Bus Station (bagagli alla mano) e di seguito sull’aereo;
- La “saudage” che si é impossessata di noi già quando abbiamo restituito l’auto, segno evidente che la vacanza stava finendo, e in questi ultimi due giorni abbiamo guardato le vie del paese, ormai diventate familiari, con uno sguardo di commiato. La partenza si faceva imminente e lasciare quest’isola, concludere le vacanze e ritornare alla routine piombava su di noi come un macigno.

Ciao Creta

Ciao Creta

Il viaggio di ritorno, fra Bus, Aerei, auto da Roma, attese per le coincidenze ed imbarchi é stato lunghissimo ed esausti siamo ritornati a casa. Sarà stata la stanchezza od il piacere che ancora mi portavo dentro, ma ho fatto uno splendido sonno appena arrivato nel mio letto, e forse, anche se non ricordo, avrò sognato Creta ed i suoi luoghi magici, forse questi ricordi indimenticabili mi hanno accompagnato per tutta la notte e sicuramente mi accompagneranno per tutta la vita.